Brevetto europeo e brevetto unitario – aggiornamento a marzo 2024
  • 23 aprile 2024

Una significativa evoluzione nel campo della protezione brevettuale in Europa è stata l'introduzione del brevetto unitario, che offre ai titolari di brevetti la possibilità di ottenere un effetto unitario dal loro brevetto europeo.
Questo cambiamento ha rivoluzionato il modo in cui i brevetti vengono gestiti e protetti nell'Unione Europea, offrendo una soluzione semplificata e unificata che porta numerosi vantaggi sia per gli inventori che per le imprese. In questo contesto, esaminiamo come questa novità ha ridefinito il panorama della protezione brevettuale in Europa e quali opportunità offre ai titolari di brevetti.

La domanda per il Brevetto Europeo

Per ottenere il brevetto europeo è necessario depositare una domanda presso l'Ufficio Brevetti Europeo (European Patent Office, EPO) con sede a Monaco di Baviera. La richiesta viene esaminata e concessa attraverso una procedura centralizzata. Una volta che la domanda europea è stata concessa, il titolare deve decidere in quale/i dei 39 paesi (rappresentati qui sotto a sinistra in rosso e verde scuro) aderenti alla Convenzione del Brevetto Europeo (CBE) voglia nazionalizzare il proprio brevetto concesso.
Il brevetto concesso sarà valido solo nei paesi in cui è stato nazionalizzato, fino al ventesimo anno dalla data del suo deposito, oppure fino al pagamento delle tasse di mantenimento in un dato paese. Fino al 31 maggio 2023 un brevetto europeo concesso poteva essere soltanto un fascio di brevetti nazionali. Le tasse di mantenimento, o annualità, dovevano essere pagate ai vari Uffici Brevetti nazionali. I 39 paesi contraenti a pieno titolo sono rappresentati qui sotto in rosso.
Oltre ai paesi contraenti, ci sono al momento 5 paesi di validazione, rappresentati qui sotto a sinistra in verde scuro: Marocco, Moldavia, Tunisia, Cambogia e, dal 15 gennaio 2024, Georgia.

Dal Brevetto Europeo al Brevetto Unitario: Un Nuovo Approccio

Dal 1 giugno 2023 è possibile richiedere anche il brevetto unitario o più propriamente un brevetto europeo con effetto unitario. In pratica, una volta che il brevetto europeo è stato concesso, il proprietario del brevetto ha un mese di tempo per richiedere all'EPO l'effetto unitario nei 17 paesi che hanno aderito al brevetto unitario (Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Portogallo, Slovenia, Svezia), rappresentati qui sotto a destra in verde.

Mappa dei paesi coinvolti nella Convenzione sulla brevettabilità europea (CBE)
Sono rappresentati i paesi che aderiscono alla CBE, cioè tutti i paesi in cui un brevetto europeo concesso può essere nazionalizzato. In rosso sono rappresentati i 39 paesi contraenti a pieno titolo e in verde scuro i paesi di validazione.
Mappa dei paesi partecipanti al sistema del brevetto unitario
In verde sono rappresentati i paesi in cui a oggi il brevetto con effetto unitario è valido. Un domani i 17 paesi protetti dal brevetto con effetto unitario potrebbero diventare i 27 paesi dell’Unione europea.

Volendo fare un esempio pratico, oggi se un titolare vuole nazionalizzare il proprio brevetto concesso ad esempio in Italia, Francia, Germania, Olanda può richiedere all'EPO la nazionalizzazione con effetto unitario ottenendo così anche la protezione negli altri 13 paesi elencati qui sopra, realizzando un notevole risparmio in termini di tempi e costi. Qualora il titolare sia interessato alla convalida in uno o più dei paesi al di fuori dell'effetto unitario, può anche designare il/i paese/i al di fuori dell'effetto unitario utilizzando la procedura tradizionale, cioè depositando la propria richiesta agli Uffici nazionali, come Svizzera o Turchia.
È bene sapere che può essere richiesta soltanto una validazione per ciascun paese: ad esempio, se il titolare vuole validare in Italia, deve scegliere tra brevetto europeo con effetto unitario e validazione nazionale.
È anche indispensabile sottolineare che il brevetto unitario ha, appunto, un effetto unitario: continuando l'esempio precedente, qualora il titolare che ha convalidato con effetto unitario desiderasse mantenere il proprio brevetto soltanto in Germania e Italia, sarebbe comunque obbligato a continuare a mantenere in vita il brevetto unitario che lo protegge in tutti i 17 stati. Viceversa, se avesse convalidato anche in singoli paesi come Svizzera o Turchia, potrebbe scegliere di abbandonare il brevetto paese per paese, mantenendolo appunto soltanto in Svizzera e abbandonando la Turchia, oppure abbandonandoli entrambi.

Benefici del brevetto unitario

Il brevetto europeo in veste di brevetto unitario rappresenta solo una possibilità in più per il titolare: nulla vieta di continuare a richiedere la nazionalizzazione, e il conseguente fascio di brevetti nazionali, in Italia, Francia, Germania, Olanda, Svizzera, Turchia.
Questo nuova, ulteriore possibilità ha suscitato un grande interesse presso gli utenti. Infatti, a partire dal 1 giugno 2023 sono state registrati all'EPO 22.206 brevetti europei con effetto unitario.

Grafico statistico dell'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO)
Il grafico mostra l’evoluzione delle richieste ricevute dall’EPO dalla disponibilità del sistema a oggi (primi giorni di aprile 2024).
Mappa geografica che illustra la distribuzione dei brevetti
La cartina mostra i paesi dei titolari dei brevetti che a oggi hanno richiesto la convalida di brevetti con effetto unitario: Germania 4295, US 3349, Francia 1585, Cina 1228, Italia 1212. https://new.epo.org/en/statistics-centre#/unitary-patent

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